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Concorso “Audioritratti di Scienza”

Concluso il concorso “Audioritratti di Scienza” promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

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Si è concluso il concorso “Audioritratti di Scienza” promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare avente come tema la realizzazione di un podcast che raccontasse in 5 minuti la storia di grandi fisici italiani del 900 e contemporanei. Il concorso, ideato e lanciato dall‘INFN in occasione della pubblicazione de “La Mediateca INFN”, ha fornito agli studenti uno stimolo a conoscere ed approfondire la storia della fisica italiana e del ruolo che essa assume a livello internazionale attraverso lo studio dei protagonisti.

Delle 130 squadre partecipanti provenienti da tutta Italia a salire sul podio al primo e secondo posto sono state 2 squadre composte dai ragazzi delle classi quarte del Liceo Scientifico e del Liceo delle Scienze Applicate Ciampoli Spaventa di Atessa. I lavori, “Uno scienziato da poltrona” e “Fabiola Gianotti: la fisica non è solo per uomini” hanno convinto la commissione di valutazione formata da ricercatori e ricercatrici INFN ed esperti di storia e comunicazione della scienza dell’Ufficio Comunicazione dell’INFN.

Le squadre, accompagnate dai docenti referenti, Professoressa Federica Cinalli e Riccardo Verratti, composte ciascuna da quattro alunni provenienti dalle quattro classi liceali (Carnazza Benedetta, Cinalli Cristina, Tumini Giusi, Tano Lorenzo, Carafa Andrea, Landolfi Giulia, D’Onofrio Alessandra, Luca Elsa) hanno avuto l’opportunità di fare un viaggio premio di tre giorni presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e presso il Centro Ricerche Enrico Fermi di Roma dove hanno avuto modo di visitare i laboratori, seguire seminari, fare esperimenti sulla presenza dei raggi cosmici, approfondire lo studio su Fermi.

La partecipazione al concorso si colloca nell’ambito della promozione dello studio delle materie STEM e dell’orientamento per il proseguimento degli studi universitari.

La scelta didattica di comporre le squadre con alunni provenienti da classi diverse ha soddisfatto molteplici aspetti: da un lato la volontà di non creare competizioni tra classi, la consapevolezza che ciascun componente avrebbe condiviso con la propria classe l’esperienza di studio e approfondimento sui temi studiati ed infine la convinzione che i ragazzi avrebbero saputo collaborare mettendo a disposizione della squadra le proprie competenze, replicando, in questo modo, la modalità con cui si collabora quando si lavora ad un progetto scientifico.